Letture utilissime!!! (in ritardo, vi propongo il numero estivo di Alternative per il Socialismo)

Un po’ in ritardo ma devo segnalare l’eccezionale numero 13, aprile-luglio 2010 di Alternative per il Socialismo, € 10,00.

Un fascicolo che affronta tra l’altro il tema de L’Autogestione, con interventi di:   Bertinotti-Le autogestioni, buone pratiche di fronte alla crisi;     Josè Abelli-La grande lezione argentina, 300 fabbriche in autogestione;     Cristiana Pulcinelli-Brasile, la rede Xique Xique e l'”economia solidaria”;     Simonetta Cossu-Il movimento cooperativo negli USA, radiografia di un boom; Race Mathews-Spagna, la scalata del modello Mondragon;     Alessandro Mantovani-La fabbrica francese Lip, storie di protagonismo operaio;      Graziella Mascia-I lavoratori delle scop in Francia, al governo delle proprie imprese; inoltre inerventi di:  Antonio Siciliano sull’esperienza legislativa italiana, di Vignola e Cremonesini sul “caso Puglia”, di Fabio Barcaioli su walfare partecipato e sviluppo rurale.

In questo numero troviamo un altro argomento di notevole valore, al centro della discussione sulle strategie e le forme della sinistra, la rivista raccoglie i saggi sotto il titolo Riflessioni sulla morte dei partiti di sinistra e sulla malattia dei sindacati. Qui troviamo gli interventi di:   Marco Revelli-I partiti oggi, un ostacolo per chi non vuole arrendersi;     Francesco Gariboldo-La frattura tra mondo del lavoro e rappresentanza politica;       Angela Azzaro, Partiti impermeabili alle dicotomie poste del fammenismo;      Ugo Mattei, Il governo dei beni comuni e la ribellione contro i partiti;    Giovanni Allegretti, I bilanci partecipativi e il rinnovamento del far politica;     Tiziano Rinaldini, Le metamorfosi del sindacato Cgil e Cisl.

Uno sforzo culturale notevole, un esempio di cultura “militante” al servizio dell’azione politica: una occasione per dare gambe, su diversi piani,  ad una discussione cruciale per la ricostruzione della pratica politica a sinistra. 

La crisi della democrazia rappresentativa e della forma-partito trovano qui alcune indicazioni per un percorso di superamento che tiene insieme “beni comuni”, partecipazione e autogestione.

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