Chi semina vento raccoglie tempesta.

Provateci, provateci ancora! 

Continuate a sostenere che la libertà e la democrazia si appoggia sulla concorrenza, che la competizione da forza e migliora la qualità della vita, che essa da spazio ai meriti personali, che migliora il prodotto e lo fa costare meno, che libera le forze del lavoro e dell’impresa.

Ditelo ai giovani: agli studenti che sono in piazza in questi giorni, ai precari e flessibili di tutto il mondo occidentale, a quelli sempre più numerosi che non trovano lavoro.            Ditelo ai pendolari italiani che tutti i giorni si muovono con i mezzi pubblici per raggiungere il posto di lavoro, ai lavoratori dipendenti che passano sempre più tempo in cassa integrazione.       Ditelo anche ai migranti che si muovono a centinaia di migliaia dal resto del mondo con una speranza che viene immediatamente delusa.

Continuate così, a rapire e massacrare il futuro dei giovani. Provate con la vostra faccia paterna a spiegare loro perché questa vostra ideologia (chi l’ha detto che le ideologie sono finite?) ha dato questi risultati non solo nei punti deboli dello sviluppo ma in tutto l’occidente.    Provate a raccontare loro che “oggi la cosa importante è sapersi adattare e essere flessibili”.

Ministro Tremonti continui ad esibire le sue doti da ragioniere esperto in partita doppia ai giovani italiani, insista, provi a convincerli che il successo nella vita dipende da loro, dalla loro capacità di adattamento, quando gli vengono negate le opportunità di studio e di lavoro.                E lei ministro Sacconi continui pure a dire che ci vogliono regole nuove nella contrattazione, ridimensionando i diritti acquisiti, e provi a convincere i lavoratori occupati che per restare occupati devono essere disposti ad accettare le soluzioni proposte dall’impresa, provi a convincerli che davanti al padrone sono soli e devono sapersi arrangiare e… che questo non è un ricatto!

Sì, andate tutti a dire in giro che “si deve investire sui giovani”, fatelo, con la disinvoltura della fata Turchina, senza un progetto di società, senza dare un senso ad una esistenza giovanile che non ha, oggi, futuro, perché li avete derubati della speranza.               Se insistete, forse, potrete convincerli e potrete dare loro l’illusione che ci sia ancora un futuro possibile. Ma non dimenticate che le illusioni durano poco, che la scoperta della disperazione produce reazioni incontrollate, che serve poco tirare in ballo la teoria delle minoranze violente, perché questa può essere solo la pratica del disagio e della disperazione!.

Quando a un pezzo di società (i giovani) che trova per natura la sua realizzazione nel futuro,se gli fosse garantito, togliete la possibilità di progettarlo, di pensare ad esso con serena consapevolezza, non gli lasciate più nulla se non rabbia e rancore… Non stupitevi delle reazioni, non meravigliatevi del risultato delle vostre politiche: è l’unico possibile!      

Non fate finta di non sapere perché, voi lo sapete: lo sanno le forze che governano, lo sa la sinistra afasica, incerta e autoreferenziale che non sa fare l’opposizione.              Quel pezzo di società, quelle persone è con voi che ce l’hanno e a voi che chiedono “che fare?”, e si sono accorte che non avete risposte.               Le stanno cercando, faranno molti errori prima di trovarle, ma quando accadrà, voi sarete esclusi dalle loro intenzioni, non conterete più nulla per loro, sarete tanto inutili quanto oggi siete inadeguati e insufficienti.

Di voi tutti si farà a meno, per costruire un altro mondo possibile.

marco sansoè

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