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Il n° 18 di Alternative per il socialismo

da Ottobre in libreria

La crisi, la ristrutturazione capitalistica, il processo neoautoritario e i movimenti contro il recinto della politica servile – L’euro e l’Ue dentro la “grande contrazione” – La Cgil dopo l’accordo Confindustria-sindacati e lo sciopero generale – Il tema del lavoro e l’assenza della sinistra – I territori e le domande di democrazia: beni comuni, acqua, energia, No Tav – La cultura e le nuove forme di gestione etica – Il pacifismo e il rifiuto dell’accettazione del male – Come cambia il potere: il rapporto con la comunicazione, con il corpo delle donne, con la criminalità organizzata. 

Bertinotti, Rinaldini, Guglielmi, Casarini, Di Siena, Lettieri, Russo, Revelli, Fattori, Agostinelli, Iovino, Santilli, Azzaro, De Palma, Gianni, Bellofiore, Freccero, Bellucci, Forgione, Ippaso, Sentinelli, Bocconetti, Mordenti, Murard-Yovanovitch, Mancini 

 

Fausto Bertinotti presenta il numero
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L’EDITORIALE

FAR SALTARE IL RECINTO NEOAUTORITARIO. LA RIVOLTA COME OPPORTUNITA’
La fase sembra caratterizzata da due movimenti radicali, che vanno però in direzioni opposte: da un lato, il processo politico istituzionale che accompagna acriticamente la grande ristrutturazione capitalistica; dall’altra, i movimenti di lotta e di mobilitazione che, esclusi da questa costruzione neoautoritaria, la contestano e la rifiutano. A separare i due movimenti c’è la costruzione di un recinto che riduce la politica ad attività servile. Ciò che la rivolta ha intuito dovrebbe costituire la base della rinascita di una politica e di un agire politico autonomi dal sistema economico-sociale e dal sistema di potere politico che in esso si è venuto costituendo. Il compito diventa quello di rompere il recinto, di spezzare il cerchio della separazione-cooptazione. La crisi diventa un’occasione e la rivolta un’opportunità.

FAUSTO BERTINOTTI

 

TEMI

DOPO L’ACCORDO CONFINDUSTRIA-SINDACATI            

 

DALLA CGIL ALLA CRISI, ALLA QUESTIONE DEMOCRATICA

Occorre riconoscere che con l’accordo tra Confindustria e sindacati confederali del 28 giugno scorso si è posta l’intera Cgil di fronte al fatto compiuto e si aperto uno scontro con la Fiom nel tentativo di isolarla. In questa fase, invece, la tenuta e l’espansione qualitativa e quantitativa del quadro democratico dovrebbe essere assunta e considerata come la questione dirimente e decisiva.
TIZIANO RINALDINI

 

CA MOUSE TRAP (CHI HA INCASTRATO CAMUSSO?)

Sull’accordo interconfederale manca da raccontare la storia della trappola in cui è caduta Susanna Camusso. Una storia che appartiene di diritto al genere del cosiddetto giallo psicologico. L’incipit non può che collocarsi nel periodo 1992-‘93 e si deve partire non dalle similitudini, ma dalle dissonanze con un evento che ha prodotto un imponente arretramento della Cgil.

CARLO GUGLIELMI

 

LA SINISTRA NON E’, SE NON RAPPRESENTA IL LAVORO

Il tema all’ordine del giorno a sinistra dovrebbe essere, innanzitutto, come ridare rappresentanza politica al lavoro. Non deve sfuggire, tuttavia, che far discendere da una rinnovata rappresentanza del mondo del lavoro, nelle condizioni date dai processi di globalizzazione, il progetto di ricostruzione di una sinistra politica, mette a nudo tutte le difficoltà di questa impresa.
PIERO DI SIENA

 

LAVORO, SINDACATO E DISEGUAGLIANZA NEGLI USALe incertezze di Obama e la sua aspirazione a realizzare una politica bipartisan, mentre l’opposizione assumeva invece una linea di scontro, hanno lasciato campo aperto allo schieramento conservatore. Lo spirito riformatore del New Deal appare oggi rovesciato nel suo contrario. Molto dipende dalla linea che verrà adottata nell’anno che resta per le elezioni presidenziali.
ANTONIO LETTIERI

 

L’ARGOMENTO

LE DOMANDE DI DEMOCRAZIA

 

LAVORO E BENI COMUNI: IL PROTAGONISMO DEI MOVIMENTI

Per contrastare la mercificazione delle persone e della natura occorre orientare le scelte politiche, sociali ed economiche secondo i valori dei beni comuni. Questa convinzione, che tiene uniti differenti movimenti, è accompagnata da un grande sforzo di riflessione per darle un quadro di riferimento teorico. Delinearlo però è arduo, perché richiede conoscenze delle esperienze pratiche e in varie discipline.

FRANCO RUSSO

 

DEMOCRAZIA AD ALTA INTENSITA’: IL CASO DELLA VALLE SUSA

La risposta della comunità resistente alla Tav – e cioè a un’opera dai costi elevatissimi sia finanziari che ambientali – è una “democrazia partecipativa” allo stato nascente. Un movimento accompagnato da un livello di conoscenza capillare e qualificato che fa invidia ai modelli ideali di “deliberatività”. Un “sapere condiviso”, diffuso e impermeabile ai messaggi mediatici manipolatori.
MARCO REVELLI

 

ACQUA PUBBLICA, TESSITURA DI UN RACCONTO CORALE

Il movimento per l’acqua, fin dagli albori, ha tenuto assieme la critica al modello presente e la capacità di proposta di modelli alternativi, dal piano internazionale a quello nazionale e locale. Proposte concrete e dettagliate, elaborate attraverso meccanismi partecipativi, che valorizzano i saperi più diversi. Si tratta di tempi e progetti lunghi per modificare in profondità il presente.
TOMMASO FATTORI

 

DOPO IL NUCLEARE, LA DEMOCRAZIA ENERGETICA

Risparmio energetico e fonti rinnovabili rappresentano i capisaldi per realizzare un’organizzazione democratica della società ecosostenibile, ossia in grado di soddisfare i propri bisogni senza alterare i complessi meccanismi che reggono il clima, che non preleva dalla natura più risorse di quanto essa possa rigenerare nel tempo. Occorre ricompattare i movimenti per rilanciare la “primavera italiana”.
MARIO AGOSTINELLI

 

TENERE INSIEME LE DIVERSE PRATICHE FEMMINILI RESISTENTI

Se vogliamo che si avvii un nuovo cammino, occorre un confronto continuo tra i pezzi sparsi della ricerca di pratiche femminili di resistenza che hanno segnato il cammino di tanti collettivi e tante storie di donne. Partiamo dal presente per riformulare una diversa idea di connessione tra vita e lavoro, natura e cultura, corpo e mente, e per avanzare proposte. Una tra tutte: il reddito di esistenza.
LINDA SANTILLI

 

LA CULTURA E LE NUOVE FORME DI GESTIONE ETICA

Da una parte ci sono le politiche di chi governa con tagli, privatizzazioni e ingerenze. Dall’altra coloro che reagiscono e lo fanno prendendosi ciò che gli è stato negato e che è loro. Così al Teatro Valle di Roma, occupato contro una privatizzazione tesa a cancellarne storia e futuro e, sempre a Roma, al Cinema Palazzo di San Lorenzo, sottratto dai cittadini del quartiere agli artigli dei privati.
ANGELA AZZARO

 

LAVORO E NON LAVORO: DIRITTI E PERCORSI UNITARI

L’80% dei contratti del 2011 sono atipici; il 30% dei giovani è disoccupato e aumentano i lavoratori in difficoltà economiche. La crisi ha aumentato l’impoverimento del Paese e cresce la consapevolezza che le divisioni lavoro-ambiente, cittadinanza-lavoro, reddito-lavoro, siano una parte della crisi stessa. Queste lotte potrebbero divenire maggioranza nel Paese con una politica comune d’alternativa.

MICHELE DE PALMA

 

PRATICARE IL CAMBIAMENTO CHE VOGLIAMO ESSERE

L’Italia ha gli anticorpi per poter giocare un ruolo determinante in questo processo di liberazione dalla crisi economica e democratica su scala continentale. Seppur nel disinteresse del dibattito politico attuale c’è molta attenzione, dall’estero, sulla capacità dei nostri movimenti di produrre pratiche e contenuti innovativi. Non è un caso che gli studenti londinesi si sono ispirati alle grandi mobilitazioni italiane.

ROBERTO IOVINO

 

SAGGI

L’ECONOMIA NELLA CRISI

 

L’EUROPA DI FRONTE ALLA “GRANDE CONTRAZIONE”

ALFONSO GIANNI

 

LA CRISI DELL’EURO DENTRO LA CRISI GLOBALE

RICCARDO BELLOFIORE

 

APPROFONDIMENTI

COME SI MODIFICA IL POTERE

 

DEMOCRAZIA E TELEVISIONE, LA BOLLA DELLA MAGGIORANZA

CARLO FRECCERO

 

IL “SETTIMO CONTINENTE” E LE FORME DEI POTERI

SERGIO BELLUCCI

 

POTERE POLITICO E CRIMINALITA’: COME CAMBIA IL VERMINAIO

FRANCESCO FORGIONE

 

SESSO E POTERE, I CASI MARRAZZO, BERLUSCONI E STRAUSS KAHN

KATIA IPPASO

 

PACIFISMO NON VUOL DIRE PASSIVA ACCETTAZIONE DEL MALE

PATRIZIA SENTINELLI

  

DOCUMENTI

28-6-2011: IL TESTO DELL’INTESA CONFINDUSTRA-CGIL, CISL E UIL
LA RISPOSTA DELL’ASSOCIAZIONE LAVORO E LIBERTA’

 

RECENSIONI

GENOVA 2001, IL SOGNO, L’INCHIESTA, L’ECLISSE DELLA DEMOCRAZIA
STEFANO BOCCONETTI

 

CERCARE IL SOLE PER CAMBIARE LA SOCIETA’

ALFONSO GIANNI

 

LA DISPERATA TENSIONE DI WALTER BINNI

RAUL MORDENTI 

 

EDDA FAGNI, L’INNOVAZIONE PEDAGOGICA PER TUTTI

ALESSANDRA MANCINI

 

LA TRATTA DELLE NIGERIANE, CINQUECENTO STORIE VERE

FLORE MURARD-YOVANOVICH

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