La democrazia sta tornando. Bari 14-15 giugno

PROGRAMMA BARI

Che cosa possiamo mettere in atto, e con quali strumenti, per ricostruire la democrazia in Italia e in Europa, nel tempo del “pilota automatico” e del governo “delle larghe intese”? Come dare una prospettiva politica ed eventualmente anche elettorale ai vari livelli, a quel vasto mondo DEMOCRATICO che desidera con forza un’alternativa di società e che continua a non essere rappresentato, neanche da Grillo come l’ultimo esito amministrativo con chiarezza dimostra?

“Lontano dalle mura di Bisanzio”, dai giochi di quello che fu il progetto del centrosinistra, ma con le donne e gli uomini colpiti dalla crisi e in cerca di un’altra politica, fondata sulla partecipazione e l’affermazione dei diritti, contro il disegno presidenzialista e autoritario che avanza e per un’economia che dia risposte ai bisogni di giustizia ambientale e sociale e non alla finanza. Non siamo stanchi di cercare ancora: per questo t’invitiamo ad essere con noi a Bari per discutere e agire insieme!

 

LA DEMOCRAZIA 

sta tornando 

INCONTRO NAZIONALE

BARI

VENERDÌ 14 giugno 2013, ore 18.00-21.00

SABATO 15 giugno 2013, ore 9.30-17.00:

Marco Revelli, Argiris Panagopoulos, Guido Viale, Giuliana Beltrame, Ugo Mattei, Francesco Auletta, Francesca Picci, Alfonso Gianni, Guglielmo Minervini, Rosangela Paparella, Gianni Rinaldini, Sergio Labate,  Roberto Musacchio, Carlo Formenti, Chiara Giunti, Riccardo Rossi, Lorenzo Marsili, Simona Repole, Michele De Palma, Giuseppe De Marzo, Teresa Masciopinto, Emmanuele Curti, Gildo Claps,  Daniela Passeri,  Anna Picciolini, Roberto Ciccarelli, Monica Del Maso, Barbara Pettine, Claudio Riccio, Marida Leuzzi, Margherita Ciervo, Francesca Tosto, Francesco Sciacovelli, Federico Cuscito, Massimo Torelli Contributi video di: Luciano Gallino, Gaetano Azzariti, Cecilia Strada, Maurizio Landini

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Il programma dei lavori

VENERDÌ 14 giugno 2013, ore 18.00-21.00

PARCO 2 GIUGNO – Viale Einaudi/Viale della Resistenza 

Tavola rotonda:LA DEMOCRAZIA sta tornando

Come si ricostruisce la democrazia in Italia e in Europa? Come ridare senso alla rappresentanza nel tempo del massimo distacco fra società e politica?

Introduce Teresa Masciopinto 

Partecipano: Marco Revelli, Argiris Panagopoulos, Francesco Auletta, Alfonso Gianni, Guglielmo Minervini, Rosangela Paparella, Francesca Picci, Gianni Rinaldini  

SABATO 15 GIUGNO 2013 ore 09.30-17.00

Università di Bari, ex Palazzo delle Poste-piazza Cesare Battisti 1

GIORNATA DI LAVORO: LA DEMOCRAZIA respira!

ore 9,30 apertura in plenariaChiara Giunti, Guido Viale e Ugo Matte

ore 10-12.45  lavoro in gruppi sui temi: 

  • DEMOCRAZIA ED EUROPA
  •   DEMOCRAZIA E COSTITUZIONE

·         DEMOCRAZIA CITTADINANZA ATTIVA E RAPPRESENTANZA

a partire dalla traccia che trovate di seguito*. 

Ai gruppi partecipano tra gli altri:

Guido Viale, Ugo Mattei, Argiris Panagopoulos, Sergio Labate,  Roberto Musacchio, Giuliana Beltrame, Carlo Formenti, Chiara Giunti, Riccardo Rossi, Lorenzo Marsili, Gianni Rinaldini, Simona Repole, Michele De Palma,  Giuseppe De Marzo, Teresa Masciopinto, Emmanuele Curti, Gildo Claps, Francesca Picci, Margherita Ciervo, Francesca Tosto, Francesco Sciacovelli, Federico Cuscito, Alfonso Gianni, Rosangela Paparella, Daniela Passeri,  Anna Picciolini, Roberto Ciccarelli, Francesco Auletta, Monica Del Maso, Barbara Pettine, Claudio Riccio, Marida Leuzzi, Marco Revelli, Massimo Torelli

Contributi video di: Luciano Gallino,Gaetano Azzariti, Cecilia Strada e Maurizio Landini

ore 14-17 ASSEMBLEA PLENARIA

  • prime conclusioni dai gruppi di lavoro con presentazione degli instant report del dibattito dei gruppi della mattina
  • confronto sulle tappe del percorso e le prossime scadenza

ore 16.30 interventi conclusivi di Guido Viale e Marco Revelli

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*Documento base per la giornata di lavoro di sabato 15 giugno

DEMOCRAZIA ED EUROPA

L’Europa è ridotta ad essere territorio di caccia delle oligarchie e delle tecnocrazie dei mercati finanziari, con i loro esponenti di punta che passano per le “porte girevoli” fra finanza e politica. Le scelte politiche italiane viaggiano con questo “pilota automatico” che sfugge ad ogni controllo democratico. Come si può ricostruire la democrazia in Europa, passando dall’Unione liberista e tecnocratica all’Unione democratica e comunitaria? Ripresa di sovranità democratica su moneta economia e banca (audit locale e rinegoziazione del debito, no al pareggio di bilancio in Costituzione, no al Fiscal compact e al Two-Pack), integrazione salariale e del Welfare,  riflessione sulla possibile convivenza dell’euro come moneta comune (prevalentemente usata come unità di scambio) con monete complementari, e su come cambiare forme istituzionali e corpi intermedi democratici in Europa. Questi alcuni dei nodi principali su cui  misurare necessari e possibili pensieri e azioni per una sinistra nuova a livello europeo.

DEMOCRAZIA E COSTITUZIONE

Il governo delle larghe intese vuol portare a compimento quello stravolgimento della Costituzione in senso presidenziale che fu impedito dall’esito del referendum del 2006. Da allora la crisi della democrazia in Italia ha preso però ad aggravarsi a grandi passi, grazie al sostegno combinato e perverso di un Berlusconi rilegittimato – da Napolitano e dal PD – come leader politico, di una legge elettorale “Porcellum” iniqua ed anticostituzionale, di una crisi profonda dei partiti confermata dall’astensionismo nelle elezioni politiche di febbraio e ancora crescente in queste ultime amministrative.

Uscire dalla crisi attraverso una riconversione produttiva che metta in primo piano il rispetto della dignità del lavoro, l’ambiente e la giustizia sociale. Sostenere i diritti delle persone, a partire da quello fondamentale della rappresentanza nei luoghi di lavoro. Rifondare soggetti collettivi effettivamente democratici e battersi per una diversa legge elettorale che garantisca la rappresentatività e non la governabilità di una “democrazia senza popolo”.  Questo significa difendere la Costituzione nella sua integrità: affermando in positivo il valore progressivo di democrazia che essa contiene, attraverso una capacità di relazione e azione condivisa per l’attuazione del dettato costituzionale.

DEMOCRAZIA CITTADINANZA ATTIVA E RAPPRESENTANZA

Con il governo ”delle larghe intese” si è liquefatto l’equivoco ventennale del centrosinistra, mentre la sinistra radicale, dopo un esito elettorale peggio che deludente, non riesce a riorganizzare le proprie fila né soprattutto a costruire un’alternativa politica all’area dominata dal PD, pur così in crisi di credibilità. L’incremento delle astensioni, dominante  in queste ultime amministrative, morde anche  nell’area di quest’ultima, ed anzi si nota il diffondersi di scelte di voto su base sostanzialmente strumentale (a seconda delle convenienze di progetti locali piuttosto che  per appartenenza o rappresentanza ideale) anche da parte delle persone e delle realtà che vorrebbero un’alternativa. Non manca lo spazio né l’occasione per costruire, con gli strumenti della partecipazione, un’alternativa in nome della democrazia e della Costituzione, ma a un mondo largo radicalmente democratico, che ormai vede nettamente come il diritto di decidere sulla propria vita, il lavoro, i beni comuni, la natura, costituisca già una politica economica e sociale alternativa, occorre offrire una rete di relazioni non episodiche, spazi di incontro e di confronto e una possibilità di rappresentanza non certo ristretta alle mini percentuali di testimonianza da sinistra radicale. L’ambizione deve essere alta – quanto è vasta e non rappresentata quest’altra Italia.

Ripartire dal basso ma con un’ottica generale e non minoritaria significa impegnarsi in processi di formazione e mobilitazione diffusi e chiari anche nel proporsi il terreno della rappresentanza politica ed elettorale, a partire dal livello locale ma non solo. Abbiamo bisogno di un’alternativa democratica, ma come la si realizza? Con quali criteri e metodi dar vita a percorsi condivisi e partecipati per “liste di cittadinanza politica” ai vari livelli? Come elaborare programmi e scegliere le candidature in un’impostazione non personalistica ma collettiva della questione della leadership? E che cosa ci suggeriscono le esperienze condotte in queste amministrative 2013 dalle liste di cittadinanza delle Rete delle città solidali?

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 Come arrivare- dove dormire

Le sedi degli incontri e i luoghi segnalati per dormire

Link

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Per eventuali informazioni aggiuntive: Giovanni CARRETTA – 347 786 6191- Solo dopo le 18:00

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