Difesa legittima?

Difesa legittima?

Mentre le rapine a mano armata diminuiscono del 40%, così come diminuiscono i reati contro la persona, le chiacchiere sulla sicurezza prendono il sopravvento e diffondono incertezza tra la popolazione (sarà vero?).
In ogni caso qualcuno pensa che ci si debba adeguare all’agenda delle priorità politiche dettate dal “neofascista” Salvini e dalla destra ansiosa e arrogante.
Così si preparano leggi che non servono e sanciscono la triste subalternità alla pochezza culturale della “modernità”.

Quest’ultima legge varata dalla maggioranza di governo è emblematica: non entriamo nel merito perché non merita! Ma ci interessa ribadire che:
• la stragrande maggioranza (recentemente la totalità) dei casi di “eccesso di legittima difesa” sono finiti con il “non luogo a procedere” per l’indagato e quando questo non è accaduto con la sua assoluzione in sede processuale;
• l’art. 27 della Costituzione afferma che in Italia “non è ammessa la pena di morte” e pare almeno contraddittoria l’autorizzazione a sparare a qualcuno;
• il valore della vita umana è indiscutibile e non può essere valutata all’interno di una gerarchia di qualità umane e sociali;
• gli effetti di una legge sulla “legittima difesa” non può che moltiplicare i morti e il tasso di barbarie della società italiana!

La deriva della politica si fa sempre più aggressiva, oltre la sinistra e la destra la caccia al voto sta minando le regole della convivenza civile, ciascuno dovrà fare i conti con le proprie scelte e assumersi la responsabilità di essere complice dell’imbarbarimento della società!
Le chiacchiere sono a zero, non c’è più tempo, chi sceglie il terreno delle paure non compie un’azione di buon senso, ma sta stravolgendo i valori della vita sociale collettiva: vanno fermati!

marco sansoè

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